6 luoghi dove riscoprire Carlo Scarpa: in Veneto e non solo

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Carlo Scarpa: 7 luoghi italiani in cui riscoprire l’architetto veneto

Dare valore alla luce, allo spazio, alla grana di materiali differenti accostati sapientemente: tutto ciò a cui Carlo Scarpa ha lavorato sa di rivoluzione. Il materiale acquista una dignità nuova e viene esposto, così com’è, nudo e suscettibile di imperfezioni, in contrasto con l’opulenza delle opere d’arte con cui spesso si trova a dialogare.

Carlo Scarpa ha lavorato ad allestimenti, restauri e ad altri progetti architettonici di varia natura: ciò che oggi rimane è l’illusione di poter catturare la luce che si riflette pura su quelle superfici così pulite, nette e accostate fra loro con uno sguardo aperto alla sperimentazione.

Ecco un itinerario tutto italiano che segue le orme dell’architetto veneto che, negli anni Cinquanta e Sessanta, gareggiava con Franco Albini e altre eccezionali personalità nel dare voce a stili e design innovativi.


In copertina: particolare del Museo di Castelvecchio a Verona. Foto di Rui Alves (Unsplash).

L'interno del Museo di Castelvecchio a Verona. Foto di Rui Alves (Unsplash)

Carlo Scarpa a Venezia

Essendo originario di Venezia è proprio qui che troviamo alcuni dei luoghi che conservano maggiormente l’essenza di Scarpa e della sua visione estetica. Alcune di queste mete sono vicine fra loro, da piazza San Marco alla zona di Castello, e questo contribuisce ad addentrarsi nella mentalità dell’architetto, passeggiando fra gli stretti vicoli e a superando bacari e osterie, gallerie d’arte e musei, laboratori d’artigiani e splendide chiesette solitarie.

Oltre ad aver curato gli interni per la prestigiosa Galleria del Cavallino di Venezia, Scarpa lavora a negozi e fondazioni private, a ville e ad allestimenti come quelli per alcuni padiglioni alla Biennale di Venezia, continuando a giocare con i materiali e a lavorare soprattutto sulla luce, sui giochi d’acqua e sulla ricerca di una spazialità innovativa.

Il negozio Olivetti

Siamo in piazza San Marco e dalle Procuratie Vecchie si accede a uno dei capolavori di Scarpa: il negozio Olivetti, restaurato dopo anni di abbandono nel 2011 e, attualmente, tenuto aperto dal FAI.

In linea con gli ideali di Adriano Olivetti Scarpa immagina un negozio estremamente moderno, nel quale oggi le macchine da scrivere sono esposte quasi come opere d’arte, in perfetta sintonia con lo spazio del negozio.

La Fondazione Querini Stampalia

“Credo di essere nato, forse, per questo lavoro
e per questa particolare gioia del vivere, del vedere cose, del goderne”

Carlo Scarpa

Nella zona di Castello si trovano alcuni degli ambienti più intriganti legati alla personalità dell’architetto.

L’eleganza delle linee e di ogni dettaglio, pensato con cura a seconda della sua sede, ispira Scarpa nel realizzare un piano terra del tutto innovativo a Palazzo Querini, oggi sede della Fondazione Querini Stampalia e accessibile per le visite.

Qui si trovano collezioni d’arte moderna e contemporanea e una biblioteca che i più appassionati bibliofili non potranno che visitare con stupore il tipico desiderio di restare a osservare ogni scaffale.

Il museo Correr

Visitando la quadreria del Museo Correr ci si sente parte di un itinerario pensato per esaltare le opere esposte, perseguendo ideali estetici che hanno in sé qualcosa di poetico. La luce è sempre protagonista e a seconda del momento del giorno in cui si visita il museo l’effetto sullo spettatore è diverso e il senso di stupore è amplificato.

olivetti venezia
Gli interni del negozio Olivetti a Venezia. Foto di Rui Alves (Unsplash)

Carlo Scarpa: le opere dell’architetto in Italia

Fra allestimenti museali, ville e residenze private e monumenti, di Carlo Scarpa rimangono diverse opere tuttora visitabili, sparsi in lungo e in largo, in tutta Italia. Non resta che decidere da dove iniziare.

Il Museo di Castelvecchio a Verona

Per certi versi il Museo di Castelvecchio, a Verona, rappresenta un punto di arrivo per Scarpa, che qui studia soluzioni inedite e e ancora oggi sorprendentemente attuali.

Nella cornice di una città d’arte fra le più belle d’Italia, Scarpa sovverte ogni canone estetico per esaltare la pura materialità in una sperimentazione di forme mai vista.

Anche in questo caso l’architetto e designer dialoga con la storia dell’arte: qui sono esposti alcuni dei capolavori locali, dall’ambito della corte degli Scaligeri alla scuola fiamminga, fino al Settecento.

La Gipsoteca canoviana di Possagno (Treviso)

In provincia di Treviso, oltre alla famosa Tomba Brion, Scarpa lavora a una grandiosa ala della Gipsoteca canoviana, distinguendola nettamente dall’ala ottocentesca con i gessi più scenografici.

Per dare risalto alle opere, in gesso, l’architetto lavora, ancora una volta, sul valore della luce ed esalta i bozzetti del grande scultore con giochi luministici del tutto inediti.

Palazzo Abatellis a Palermo

Palermo è una città ricca d’arte e di storia e Palazzo Abatellis ne è l’emblema perfetto. Ricco di bellezza e capolavori nascosti, in un quartiere antico e vivace, Palazzo Abatellis ospita la Galleria regionale della Sicilia. L’allestimento di Scarpa ci accompagna nel percorso di visita, alla scoperta di opere come l’Annunciata di Antonello da Messina e il Trionfo della morte di una virtuosa mano sconosciuta.

Dettaglio dal Museo di Castelvecchio a Verona. Foto di Rui Alves (Unsplash)